Resoconto “Fondo di Sostegno Sociale Parrocchiale”

Da quando il progetto ha preso forma nella nostra parrocchia sono passati alcuni mesi; come gruppo ci ritroviamo quasi sempre settimanalmente per valutare le richieste di aiuto che riceviamo tramite il numero dedicato, o segnalazioni personali.

Ci sentiamo innanzitutto di ringraziare la comunità tutta e ognuno singolarmente, in quanto in poco tempo, attraverso le generose offerte ricevute, è già stato onorato l’impegno di contribuire, come parrocchiani, per lo stesso importo che è stato erogato dalla Diocesi, e cioè 5000 euro: grazie di cuore per questa generosità e sensibilità!

Questo ci consente e allo stesso tempo ci impegna, a fare a nostra volta del nostro meglio: ci stiamo accorgendo sempre più che questa iniziativa mette in luce e aiuta a far emergere tante situazioni di grande difficoltà –in alcuni casi di vera emergenza- per le quali possiamo però intervenire. E la cosa bella è che se ne occupa un gruppo rappresentativo, ma a nome di tutta la comunità, perciò è la comunità tutta che in realtà sta sostenendo singole persone/famiglie, e proprio questo è il primo senso concreto che come singoli parrocchiani possiamo recuperare da questa esperienza: siamo comunità perché ognuno può appoggiarsi all’altro in un momento di fatica, di fragilità, -che potrebbe toccare chiunque di noi-, e sa che troverà sostegno.

Operativamente, il gruppo ha sinora preso in carico una decina di situazioni; lavora in sinergia con il Centro di ascolto vicariale della Caritas, con il Comune di Selvazzano, ma anche, se il caso lo richiede, in collaborazione con altre parrocchie: queste forme di collaborazione consentono di non creare sovrapposizioni e di – aspetto ancora più importante – creare rete.

Il progetto, quindi, diventa un modo per renderci più consapevoli delle difficoltà che questa pandemia ha portato – e porterà con sé per tempo ancora… – e per attivarci, trasformando la gratitudine per quanto ci è stato dato, in servizio agli altri, proprio nell’ottica che ci indicava Papa Francesco poco più di un anno fa, per cui “O ci salviamo “noi” o non si salva nessuno”.

Le persone che incontriamo, hanno sì difficoltà economiche, ma spesso non solo, anzi molte volte le singole storie sono percorsi di vita non semplice, che meritano rispetto, dignità, e condivisione.

Rinnovando il nostro grazie alla comunità, vorremmo portare a tutti il nostro augurio in questo tempo pasquale: che questo progetto possa diventare per tutti noi, uno stile di vita, che ci rende capaci di essere attenti al vicino che abbiamo accanto, e di farci strumento, nelle possibilità di ognuno, di vicinanza concreta.

Bolletta gas164
Due mensilità di affitto820
Bolletta acqua97
Cinque bollette energia elettrica751
Visita specialistica152
Mensa scolastica per due ragazzine300
Quattro mensilità rette scuola d’infanzia800
  
Il sostegno sociale parrocchiale in concreto